domenica 15 gennaio 2012

SOSTENIBILITA’ ENERGETICA ED AMBIENTALE: IL PATTO DEI SINDACI.


“Convenant of Mayors”, o Patto dei Sindaci è un’iniziativa della Commissione Europea risalente al 2008 che coinvolge tutte le città europee nei temi della sostenibilità energetica ed ambientale con particolare attenzione alla sensibilizzazione dei cittadini in materia di consumi energetici, alla mobilità pulita e alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati.
Ritengo fondamentale per un’Amministrazione davvero attenta a queste problematiche non indugiare oltre ed impegnarsi al rispetto dell’obiettivo di riduzione delle emissioni in atmosfera, obiettivo strategico dell’Unione Europea da raggiungersi entro l’anno 2020.
Inoltre è un’occasione che va vista anche come opportunità di crescita dell’economia locale dal momento che apre scenari di sviluppo della Green Economy.
Per poter firmare il Patto, il Sindaco si prende i seguenti precisi impegni:
  1. andare oltre gli obiettivi UE per il 2020 riducendo emissioni di CO2 di almeno il 20%;
  2. presentare entro un anno dall’atto dall’adesione un PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE dettagliando gli obiettivi da raggiungere;
  3. presentare biennalmente una relazione circa gli obiettivi raggiunti e, comunque, circa il monitoraggio e la valutazione degli obiettivi prefissati,
  4. organizzare le giornate dell’energia con lo scopo di interessare i cittadini ad un uso più intelligente dell’energia informandoli sulle opportunità e sui vantaggi di risparmio;
  5. partecipare ogni anno alla conferenza dei Sindaci dell’UE
I piani d’azione di cui al punto 2), devono riguardare sia il settore pubblico che quello privato nei seguenti settori:
  • ambiente urbanizzato
  • infrastrutture urbane
  • pianificazione urbana e territoriale
  • fonti di energia rinnovabile decentrate
  • politiche di trasporto pubblico e mobilità urbana
  • partecipazione dei cittadini
  • comportamenti intelligenti in materia da parte di cittadini e aziende
Fondamentale sarà il rapporto con la Provincia di Milano identificata, come le altre Province aderenti al patto, come struttura di supporto per le azioni dei Comuni a realizzazione del proprio Piano.
I Comuni ad oggi aderenti sono circa 3.000 di cui la metà sono italiani.
I piani d’azione effettivamente elaborati, invece sono molti meno (circa 400) di cui sempre la metà sono italiani.
L’accesso all’incentivazione nazionale ed europea all’utilizzazione di fonti rinnovabili passa, ovviamente, dal canale “privilegiato” derivante dall’adesione al patto. Così come, mi vien da dire, anche la possibilità per gli Enti locali di poter pensare ad interventi di “detrazione fiscale” simili a quelli già esistenti a livello nazionale pur di incentivare l’utilizzo di queste fonti.
Per non parlare dell’idea di ripensare i regolamenti edilizi comunali nel senso che gli stessi diventino cogenti e vincolanti in tema di obblighi e anche  incentivanti riguardo all’innovazione nel settore delle costruzioni.
   
Da ultimo, ritengo ormai strumento utile ed intelligente per il comune dotarsi del Bilancio di Sostenibilità ambienale. Si tratta di un’esperienza già piuttosto conosciuta dalle aziende private che intendono evidenziare le proprie politiche ambientali per meglio rapportarsi alla realtà circostante, ma è un’applicazione poco utilizzata dagli Enti Locali benchè decisamente e fortemente “sponsorizzata” dall’Unione Europea, inizialmente, nell’ambito del programma LIFE AMBIENTE.
Fra l’altro, per un comune come Senago che ha vissuto l’esperienza di Agenda 21, dovrebbe essere la naturale conseguenza e continuazione di quella volontà politica.
Il senso del bilancio è quello di leggere tutte le iniziative interne ed esterne e le scelte politiche e gestionali in chiave di “sostenibilità”. Sempre di più infatti, per il mantenimento ed il miglioramento della qualità della vita nella nostra città, tutte le decisioni che spettano all’ente locale in base alle proprie competenze, o nelle quali esso è in qualche misura coinvolto, dovranno tenere conto dell’impatto futuro che avranno sull’ambiente urbano e sul patrimonio naturale del nostro territorio.
Il cittadino è il principale interlocutore/stakeholder interessato e che deve essere reso partecipe in questo percorso di rendicontazione (accountability) relativo non solo agli aspetti contabili, ma oggi più che mai riguardante gli aspetti ambientali.

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