mercoledì 11 gennaio 2012

LE POLITICHE GIOVANILI : CONFRONTO A SENAGO

Sabato 14 gennaio, dalle ore 18.30, nella belllissima cornice della nostra
Villa Sioli, si terrà il primo APERITIVO DEI GIOVANI DEMOCRATICI
organizzato dal Circolo PD cittadino con l'intento di aprire un confronto
fra esperienze di "politiche già vissute" o in atto e che  riguardano i
giovani.

Mi sembra un'iniziativa importante e "felice" per la nostra città per
almeno due motivazioni:
1) e' un'idea e una necessità che sentono i nostri giovani e, partendo da
loro riuscirà a coinvolgere sicuramente altri giovani (soprattutto se, già
operanti sul territorio...) facendoli uscire dall'isolamento in cui operano
con un sicuro effetto "traino" che, un'iniziativa istituzionale e calata
dall'alto, non riuscirebbe mai a sortire;
2) è un confronto fra politiche giovanili di altri comuni più grandi e più
più piccoli di Senago e ciò è estremamente arricchente in quanto iniziare a
confrontarsi per poi ragionare sulla propria realtà elaborando idee,
speranze e progetti per una buona politica giovanile è un punto di partenza
fondamentale per una neo Amministrazione che con molta umiltà voglia
rilanciare queste politiche se VERAMENTE in esse crede.

Come già richiamavo in un precedente articolo sullerealtà giovanili, in
particolar modo legate alla condizione adolescenziale,  per costruire una
politica giovanile si parte dall'ascolto delle diversè realtà esistenti che
poi devono assurgere a risorse dalle quali partire per costruire rete e
relazioni fra esse.

Questo è l'assunto di base che, per chi come me si è occupato, pe
professione, di politiche giovanili, è imprescindibile.
Il confronto, la rete, e duplicazione di best practices, appunto.

Nella mia esperienza professionale specifica, grazie all'aver ottenuto
quale responsabile di progetto per l'Ente in cui lavoro, un cospicuo
finanziamento dalle due annualità del bando dell'allora Ministero della
Gioventù (anno 2008 e poi anno 2010), ho potuto pensare ad azioni e
percorsi per i giovani muovendomi costantemente all'interno della rete: la
famosa rete ITER promossa dal Comune di Biella... con altri 23 comuni
destinatari delle risorse di cui ai bandi del Ministero.

La rete si è consolidata soprattutto laddove i Comuni, tutti medio-grandi,
erano geograficamente abbastanza vicini e, quindi, le politiche individuate
come prioritarie erano pressochè omogenee.

Perciò, i Piani Locali Giovani elaborati come strumento che, a livello
comunale e sovra-comunale, dettagliavano le politiche ed individuavano le
leve sulle quali agire, erano ovviamente similari e parlavano lo stesso
linguaggio, proprio perchè forti di uno scambio continuo di esperienze.
I Comuni con i quali ho principalmente lavorato allora sono stati Biella e
Brescia.
Tutti noi operatori abbiamo recepito veri e propri insegnamenti in materia
oltre al fatto che abbiamo tutti tratto spunti e suggerimenti  inseriti poi
nei Piani Locali Giovani adottati, da un grande formatore come Ivo Lizzola
- Preside della Facoltà di scienze della Formazione dell'Università di
Bergamo.

 Sono sicura che quest'iniziativa sarà un punto di partenza fondamentale di
cui l'Amministrazione che verrà non potrà non tenerne buon conto al fine di
tracciare politiche che nascano dal confronto e dal far proprie azioni e
buone prassi che in altre realtà hanno funzionato e raggiunto le finalità
per le quali erano state finanziate.

PARTECIPATE NUMEROSI!

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