giovedì 22 dicembre 2011

NO ALLA CHIUSURA DELLE POSTE DI CASTELLETTO


no chiusura posteMartedì 6 dicembre una delegazione del nostro circolo composta dal coordinatore Rocco Lucente, da Micaela Curcio candidata del PD alle primarie e da Cosimo Pepe, ha consegnato nelle mani del Commissario Anna Aida Bruzzese una raccolta di firme contro la chiusura dell'ufficio postale di Castelletto. Insieme alle firme è stata consegnata alla dott.ssa Bruzzese la lettera che il PD ha indirizzato al Presidente di Poste Italiane S.p.A. e per conoscenza al segretario dell' Unione Nazionale Consumatori, al difensore civico della Regione Lombardia, al difensore civico territoriale della Provincia di Milano e ovviamente alla Dott.ssa Bruzzese stessa.
La chiusura dell'ufficio postale di Castelletto rischia di creare notevoli disagi per i cittadini, soprattutto per gli anziani, e un ulteriore intasamento dell'ufficio centrale di largo Formentano.
Egregio Presidente,
il Partito Democratico – circolo “Mantica- Lattuada” di Senago - nella persona del Segretario Rocco Lucente, si fa portatore della protesta di numerosissimi cittadini senaghesi per la chiusura dell'ufficio postale del quartiere di Castelletto.

Allegate alla presente, infatti, vi sono circa 300 firme che rappresentano solo un segmento della crescente lamentela della cittadinanza che, in pochissimi giorni, è balzata alle cronache cittadine per contrastare la chiusura degli sportelli di Via Volta a Senago.
La decisione, presa da Poste Italiane, di chiudere lo sportello a partire dal prossimo 21 Dicembre sta sollevando vivaci polemiche e proteste da parte dei cittadini, molti dei quali hanno deciso anche di chiudere i propri conti correnti postali. A Castelletto vivono circaseimila persone, molte delle quali pensionati che, se realmente gli uffici venissero definitivamente chiusi, sarebbero in grave difficoltà a raggiungere gli uffici postali centrali stante la distanza di oltre 2 km., non coperti, fra l'altro, da un adeguato servizio di trasporto locale.
Segnaliamo che anche per i commercianti della zona, l’ufficio postale è sempre stato un servizio importante a supporto della loro complessa attività particolarmente in contrazione in questi momenti.
In un periodo, come questo, di crisi, in cui già i cittadini si sentono depauperati di una serie di servizi, l'ulteriore taglio anche sul servizio di posta rischia di danneggiare ulteriormente la situazione di un quartiere già penalizzato come Castelletto per varie ragioni tutte note all’Amministrazione Comunale. Tale scelta sarebbe, quindi, addirittura, in “contro-tendenza” rispetto ad una serie di interventi riqualificatori operati dall’Amministrazione Comunale da circa un decennio come la creazione, appunto di una serie di servizi proprio dedicati al quartiere:
è stato istituito l'URP distaccato della Sede Municipale, è stata aperta una farmacia comunale e, sempre qui, trova posto anche l'ufficio al pubblico dell'Azienda municipalizzata cittadina.
L'ufficio postale è ormai, pertanto,  un punto di riferimento storico: ha aperto 33 anni fa ed ha sempre svolto un egregio servizio.
Rispetto alla posta centrale di Senago, negli uffici di Castelletto si possono pagare, senza code e problemi, bollette e si può ritirare la pensione. Riconosciamo che sia comprensibile, di questi tempi, la logica aziendale di ottimizzare i servizi, comprimendoli (= chiudendoli!).....ma ci chiediamo che senso abbia la soluzione “alternativa” da Poste Italiane individuata e cioè quella di prolungare l'orario di apertura dell'ufficio centrale che, oltretutto, implica comunque un costo aziendale relativo al personale e che non risolve ASSOLUTAMENTE i problemi appena citati in quanto non sarebbe un intervento mirato e studiato per rispondere alle necessità di una fascia di utenza come quella sopra descritta .
Inoltre, sicuramente, nuocerebbe all'immagine di Poste Italiane che perderebbe frange di clientela a favore di banche o di altri servizi analoghi offerti da privati.
Vi chiediamo, pertanto, di “arrestare” la decisione unilaterale di chiusura degli sportelli di Castelletto e di aprire un confronto con l'Autorità locale affinchè vengano individuate altre forme di “ottimizzazione” del servizio che non implichino necessariamente la chiusura del presidio su Castelletto.
Le autorità che leggono per conoscenza saranno da noi direttamente coinvolte ed interpellate qualora la presente protesta dovesse rimanere lettera morta.
Fiduciosi in un'attenta valutazione della problematica da noi esposta, che, sicuramente, per Poste Italiane rappresenta solo un fastidioso ostacolo al “grande ingranaggio” di una riorganizzazione più complessiva dell'Azienda e che, invece, per Senago rappresenta una problematica di rilevanza cittadina, rimaniamo in attesa di una vostra positiva considerazione e porgiamo distinti saluti.
                                                                          IL SEGRETARIO ROCCO LUCENTE

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